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Culturara

Da quale parte del mare

Ecofesta 2024 – sabato 20 e domenica 21 aprile Culturara presenta un piccolo festival per cogliere un po’ di presente e seminare qualcosa per il futuro.

Dove intendiamo stare? Esiste una parte giusta?

Il tema dell’Ecofesta 2024 si sviluppa a partire dalla metafora del mare, inteso come ambiente che unisce e divide nello stesso tempo: gli opposti non sono elementi distanti l’uno dall’altro, ma coesistono, si trasformano nel tempo e nello spazio, sono la fonte stessa della vita.

Uno sguardo attento sul presente, a cui ci richiama quotidianamente la complessità dei problemi del mondo che abitiamo, non può prescindere dalla conoscenza del passato né dalle prospettive di futuro. Non sono dimensioni separate, bensì aspetti del divenire in cui siamo immersi. Per questo dobbiamo ritrovare strumenti interpretativi che ci permettano di entrare in profondità, scoprire quello che sta sotto, ciò che esiste indipendentemente dal fatto che possiamo vederlo con i nostri occhi o percepirlo con i nostri sensi.

Il nostro mondo non è un’opera bidimensionale che possiamo liquidare con un’opinione ricavata da pochi elementi, dimenticando che tutto è collegato e fa parte di un tutto, noi siamo parte di un tutto: il nostro bene può essere il male di qualcun altro, ciò che ci pare giusto e sacrosanto può essere iniquo e discutibile per altri, il mare può essere fonte di vita e di morte. 

Non sappiamo se esiste una parte giusta, ma, se esiste, è determinata dagli obiettivi che ci diamo: se giusto è il bene di tutti, c’è molto lavoro da fare, a partire dalle nostre minuscole identità che si affannano per affermare il proprio diritto di esistere a scapito di tutto ciò che immaginiamo stia fuori di noi.

Da quale parte del mare” ci ricorda che è labile il confine tra ciò che siamo e ciò che avremmo potuto essere, ma anche che potremmo effettivamente essere qualcosa di nuovo e completamente diverso. Farsi domande, indagare il presente in cerca di risposte è il mezzo con cui pensiamo sia possibile immaginare e creare il futuro che oggi pare sfuggirci.

Le attività sono a ingresso gratuito; per i laboratori è consigliata la prenotazione.

Illustrazione di copertina: particolare di “Armonie perdute” di Alessandro Saturno

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