Al pant di stecc (Il ponte degli stecchi)
Compagnia Gloria Pezzoli - spettacolo di teatro dialettale
Nel 1200 , quando fu deciso di portare a Bologna una quantità di acqua tale da consentire alle seterie di poter lavorare, venne edificata a Casalecchio una chiusa sul fiume Reno ed iniziati gli scavi per la costruzione del Canale, il Canale di Reno. Poiché il tragitto verso bologna intersecava l’alveo del torrente Ravone, venne costruito un ponte dove “sopra” scorreva l’acqua del torrente e “sotto” l’acqua del canale. In occasione di forti piogge l’acqua del Canale trasportava molti detriti, in particolare rami e ramaglie che finivano per ammassarsi contro gli archi del ponte….da qui il nome Ponte degli stecchi. Non lontano dal ponte vennero costruiti i lavatoi utilizzati per lavare panni e biancherie.
A quei tempi i lavatoi erano il mezzo più pratico per lavare ogni cosa e quindi utilizzati in gran numero dalle lavandaie. Ecco quindi le Lavandaie del Canale che singolarmente o riunite a gruppi, prime forme cooperative, svolgevano questo lavoro molto pesante, spesso unica possibilità di reddito per loro.
La nostra commedia si svolge nell’anno 1939 e racconta fatti realmente accaduti. Le protagoniste sono tre sorelle, forti di fisico e di temperamento, protese a migliorare il loro stato economico e sociale (col loro lavoro hanno comprato casa) sempre decise a farsi rispettare. Sono Agata, la sorella dominante, decisa e battagliera. Ofelia, pratica e determinata. Infine Pasquina, sognatrice e, a volte, scansafatiche. Attorno a loro alcuni personaggi molto caratterizzati. Cherubino, al sulfanèr, che tenta sempre di rifilare alle sorelle i più improbabili oggetti; gli ultimi sono immagini sacre, provenienti da chissà dove e che le sorelle rifiutano nonostante le sue insistenze. Guido è il figlio di Cherubino, sempre a caccia di servette e sempre innamorato, lavora per le sorelle consegnando le cose lavate. Gigi, al frutàrol, specialista in frutta e verdura sempre fresca; pur essendo burbero e schivo fa da padre a Maria, una giovane orfana che vive presso le Suorine Grigie. Infine il Professor Parma che, ingaggiato dalle tre sorelle, insegna loro a parlare e scrivere correttamente. Svolge il suo compito gratuitamente, rifiutando ogni compenso, rispettoso del desiderio di miglioramento delle lavandaie. Quello che unisce questi personaggi è un sentimento di reciproco rispetto e condivisione delle difficoltà della vita, dove ognuno fa quello che può per migliorarsi ed essere felice. Purtroppo il Professor Parma è un contestatore, perseguitato dal regime. Per questo ha perso l’insegnamento, è stato cacciato dal padrone di casa, ogni altra attività gli viene negata. Decide quindi di emigrare in Svizzera ospite di suo fratello, da tempo espatriato. Porterà con sé Guido, che si è ribellato alle prepotenze degli squadristi. Si scioglie quindi il simpatico gruppo di amici. Il commovente saluto finale fra Agata ed il Professor Parma contiene la speranza che “un giorno questo brutto momento passerà e tutti ci ritroveremo serenamente insieme”.
Biglietti
€5 bambinə e ragazzə fino a 26 anni e over 65
€8 adulti
€7 con Younger Card, Carta DOC, soci Coop Alleanza 3.0, Card Cultura