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BOOM - Cantiere Creativo Calderara n.08 | Che ci faccio qui?

Il festival della Casa della Cultura “Italo Calvino”
dal 23 al 26 ottobre 2025

È dal 2018 che Boom – Cantiere Creativo Calderara, il festival della Casa della Cultura “Italo Calvino”, promuove e sviluppa una visione creativa e culturale, portando a Calderara centinaia d’interpreti fra artisti, compagnie e operatori da tutta Italia e non solo. Anche quest’anno lo farà con quattro giornate, dal 23 al 26 ottobre, dense di incontri, performance, spettacoli, mostre e laboratori.

La prossima, oltre a essere la sua 8° edizione, sarà anche l’ultima, l’atto finale di un progetto che ha fatto conoscere la Casa della Cultura e Calderara a un gran numero di artisti, istituzioni culturali e pubblico. La fine di questo percorso ci fa tornare al punto di partenza a rivedere le cose con occhio diverso. Questa è, quindi, un’edizione speciale di BOOM, che vuole riassumere idealmente il percorso svolto nei suoi otto anni di attività per immaginare il divenire insieme a tutti coloro che parteciperanno a questa festa finale.

Il manifesto dell'8° edizione di BOOM, di Atelier Tatanka

Il manifesto dell'8° edizione di BOOM, di Atelier Tatanka

Ad accompagnare questo percorso, la domanda centrale che ci siamo posti e che abbiamo rivolto a tutti gli interlocutori coinvolti nella progettazione del festival è “Che ci faccio qui?”, titolo tratto da uno degli ultimi libri del grande viaggiatore Bruce Chatwin. Riteniamo sia un interrogativo cruciale in questo mondo che sembra correre velocissimo e le cui trasformazioni risultano per molti di noi sempre più imprevedibili e disorientanti.
Che ci faccio qui? Cosa accade in me e nel mondo che mi circonda? Qual è il senso che attribuisco alla realtà? Cosa mi aspetto dal domani? Queste domande ci introducono a un esercizio di realtà che ci spinge a bloccare, anche solo per un attimo, il dirompente svolgersi degli avvenimenti che ci circondano, per ritrovare un nostro baricentro nel “qui e ora”. Al contempo, ci spingono anche a "guardare il mondo da lontano per capirlo meglio", come suggerisce “Il barone rampante” di Italo Calvino. Questa distanza dal flusso degli eventi ci permette di cogliere aspetti che altrimenti rimarrebbero invisibili e considerare le conseguenze a lungo termine delle nostre azioni.

Abbiamo rivolto questa domanda ai cittadini di Calderara, chiamati a riflettere sul loro legame con il territorio; sollecitato risposte dagli artisti che hanno partecipato alle otto edizioni del Festival per intrecciare considerazioni su cosa significa fare arte e cultura oggi in questo mondo; stimolato i giovani di Calderara a immaginare futuri possibili e abbiamo coinvolto artisti e intellettuali nell’ipotizzare chiavi di lettura del presente e possibili vie di rinnovamento. Siamo convinti che dall’insieme delle risposte e dei contributi possa emergere una mappa per orientarci e per continuare a intrecciare una trama per il futuro in forma collettiva, attraverso arte e cultura che pensiamo siano i mezzi più potenti per esplorare, comprendere e svelare la complessità del mondo in cui viviamo.

Questa ultima edizione di BOOM è dedicata a Calderara e a tutti i calderaresi. Gran parte delle attività sono progetti originali, nati e cresciuti alla Casa della Cultura, con il coinvolgimento diretto della comunità e di artisti che qui, a Calderara, hanno trovato un terreno fertile per esplorare i temi della contemporaneità.

Cronopios

Design Atelier Tatanka

Design Atelier Tatanka

Che ci faccio qui?” è una domanda semplice ma che contiene in sé tutte le altre. È la domanda che nasce da un’opera di un instancabile viaggiatore, che cerca il luogo più difficile da trovare: sé stesso, e lì capire qual è il senso del proprio essere al mondo. Impossibile non riportare tutto a casa, ovvero alle parole di Italo Calvino, che a quell’interrogativo non risponde con una fuga, ma con l’invito a guardare il mondo da lontano, a prendere le distanze per afferrare l’essenza delle cose, per dare un nome — leggero e preciso — a ciò che ci attraversa. Così tra queste due visioni — l’erranza di Chatwin e la leggerezza pensante di Calvino — si muove la nostra domanda. Che sia ben chiaro che è una domanda che non cerca soluzioni, ma cerca aperture. Una domanda che non si accontenta della superficie, ma vuole scavare e sorvolare: che non fugge dal mondo, ma si chiede come abitarlo.
“Che ci faccio qui?” qui e ora, in questo luogo chiamato Calderara, in questo tempo che cambia; forse sono qui per osservare, per imparare a restare. Per coltivare senso in mezzo al rumore e per riscoprire che il viaggio più profondo, a volte, comincia proprio da dove siamo.


Giampiero Falzone, Sindaco di Calderara di Reno
Maria Linda Caffarri, Assessore alla Cultura

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